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Questa meditazione è stato un sogno meraviglioso… Tutto dettagliata visualizzava e pure i profumi, la sensazione dei miei piedi nudi nella sabbia, tra i fili d’erba umida.
Il cancello era di ferro nero, con ornamenti circolari… Non ho fatto fatica ad aprirlo ho spinto un po di più e entrando tra gli arbusti ho sentito una voglia talmente irresistibile di entrare che mi son buttata dentro l’edera.
Ho sentito un brivido in tutto il corpo, piante meravigliose, un albero di melograno, foglie verdi grandi e profumo di mimosa. Sarei rimasta lì a osservare per ore la meraviglia incantevole di quel giardino. Il colibrì era coloratissimo e nel vederlo mi son emozionata, lacrime di gioia e volevo tenerlo tra le mani ma il suo volo è stato precipitosamente veloce. Entrata poi nell’ oblò grande tutto arrugginito ho raggiunto le nuvole bianche e il sole era di una luce intensa dorata. Ed ecco la scena in pausa… Io m avvicino sempre di più e vedo sbucare la piccola ma sorridente Dani. I suoi occhietti azzurri, spigliati erano lì per me. Mi son inginocchiata al suo livello e con amore e gentilezza le ho preso le manine fredde e le ho chiesto di cosa aveva bisogno.
Lei subito mi ha risposto, mentre il suo sorriso si smagnetizzava, che voleva essere presa in braccio e tenuta stretta a me.
In quel momento ho visto il viso di mio padre…. È lui che avrei voluto che lo facesse quando ero piccola. E ascolto le emozioni che sono forti e chiare.
Senso di ingiustizia per non avere avuto un carico di amore che ogni bambino merita di questo mondo.
Un senso di rabbia… Quasi esplosiva tipo bomba ad orologeria e anche impotenza per il fatto che non posso cambiare nulla di ciò che è stato.
Ho fatto fatica a staccarmi dalla mia bimba interiore… Non volevo lasciarla lì, mi son sentita trista nel salutarla.
Avrei voluto passare più tempo con lei e cantare una canzone o correre tra i fiori e ridere a crepapelle. Coccolarla all infinito.